Con il patrocinio di
Nano Production
L’Harmattan, Parigi
Ecoistituto della valle del Ticino
Polo Culturale del Castanese
Festival Cinema Africano Asia America Latina, Milano
Area N.O., Firenze
Centru Culturale Voce, Corsica | Francia
Pro Loco di Castano Primo
Media partner
Quotidiano Nazionale Il Giorno, Italia
Kapitalis, Tunisia
Con Francesca e Ahmed si è sviluppata da tempo una collaborazione e una condivisione di intenti nello sviluppo non solo culturale, ma anche sociale della nostra città e di tutto il territorio.
Ospitare le performance artistiche di artisti castanesi ormai di fama internazionale, che per amore del proprio territorio e delle proprie radici offrono gratuitamente contenuti superlativi, è un bene raro da conservare e tutelare.
Anche in quest’ultima opera, La Fleur Méditerranéenne, Ahmed Ben Dhiab esplora la ricchezza della diversità che caratterizza tutta la sua esistenza e che lo rende ‘Artista del Mondo’; un Mondo plurietnico che necessita costantemente di iniezioni di fiducia, in una società che si sta pericolosamente chiudendo in sé stessa. Dischiudere le ali alla multiculturalità è oggi un dovere, più che un piacere.
Proprio per questo ringrazio Ahmed e Francesca, per proseguire tenacemente su questa impervia e spesso difficile strada, perché se ancora possiamo credere in un futuro fraterno è anche merito di artisti come loro che non desistono dal diffondere questo importante messaggio: UNIRE è sempre meglio che dividere.
Luca Fusetti
Assessore alla Cultura della Città di Castano Primo
PRESENTAZIONE DELL’EVENTO
‘Fiore Mediterraneo’ [o in francese, femminile, ‘La fleur Médirerranéenne’], una rosa di pitture, grafiche, libri d’artista e film dell’artista franco-tunisino, internazionalmente conosciuto, Ahmed Ben Dhiab, nomade tra Tunisi, Parigi e Milano, nella condivisione delle capitali e delle culture, e sempre con la sua anima tuffata nel turchese e nel rosso sangue di questo mare, interno, interiore come un’anima gettata tra le terre. Ahmed Ben Dhiab raduna qui, al Museo Civico di Castano Primo, alcuni frammenti della sua ricerca visuale tra pittura, grafica e film d’arte. Colori intensi, segni pittorici, visioni, volti, volti femminili, calligrafie, ali, forte angelicità, ali, attese, contese, deambulazioni nel sud profondo d’Europa, nel nord acceso d’Africa, attesi a un unico mare, che sprigiona la solarità della sua arte e l’esilio e il nomadismo del suo essere, in divenire per amore. Sì, per amore della giovane sorella Raoudha, morta nel 2017, a cui l’artista dedica questa mostra e i suoi ultimi versi poetici [‘Poèmes pour Raoudha’, Edizioni L’Harmattan, Parigi 2018]. Ahmed, nomade attraverso le sue molteplici arti, nomade nella sostanza dell’incontro tra nord e sud, da oriente a occidente. La sua mano scava nella profondità per immergere l’umanità nell’Unica. Unica deriva dei continenti, per amore. Allontanarsi è avvicinarsi. Durante la mostra sarà proiettato il film di Ahmed Ben Dhiab ‘Le Nomade’, ritratto d’artista, un film che ci invita al viaggio nell’immaginario e nella creazione di Ahmed, che mescola con rigorosa eleganza e maestria la pittura, il canto, la musica, la poesia e lo spettacolo vivente, celebrando l’arte, la luce e la vita - http://festivalcelebrazione-sda.wifeo.com/film-le-nomade-.php [film appena uscito in Francia, in DVD per le Edizioni L’Harmattan, Parigi 2019]. Esposizione-evento, in un atto d’amore il perimetro del Mediterraneo, di fronte alla grave crisi dell’area, alle guerre, alle tragedie, all’esodo. Si alza la voce dell’arte e dell’artista per proclamare il soffio della pace, il turgore della bellezza, l’incanto della sorellanza e della fraternità.
Il Mediterraneo è una realtà geografica di molti paesi, ma soprattutto uno degli alti luoghi dell’umanità, la culla della nostra cultura, dei nostri miti fondatori. Vivono sulle sue rive le lingue e gli alfabeti, l’Egitto dei faraoni, la civilizzazione greco-romana, l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam... Siamo tutti in questa culla vertiginosa delle sue rive, una verità sulla quale si deve e si può fondare un’Alleanza di Civilizzazioni e trasformare le molteplici Identità dell’Essere in Identità del fare insieme... Trasformare l’Amore per il Potere - che è ormai presente ovunque - in Potere dell’Amore: per assicurare lo sviluppo condiviso e la pace non solo nel Grande Mediterraneo ma anche su scala planetaria.
‘Fiore Mediterraneo’, Ahmed Ben Dhiab è testimone e fattore vivente di questo atto alto di Unità. Il Museo Civico di Castano Primo crea con questa mostra la realtà di una possibile e viva condivisione tra culture diverse, sulle rive dello stesso mare, realizzando un evento unico di livello internazionale.
Ahmed Ben Dhiab da molti anni contribuisce alla dinamica della vita culturale in Lombardia, nonché sul piano nazionale e internazionale. Fondatore e direttore artistico con Francesca Limoli del Festival internazionale della Musica e delle Arti ‘Celebrazione’ dal 1998 [http://festivalcelebrazione-sda.wifeo.com]... Un Festival nato proprio a Castano Primo e da lì irradiato, azione vivente, atto di apertura, appuntamento di scoperta di tutte le espressioni artistiche: canto, musica, danza, poesia, teatro, video, performance, arti visuali… Più di duecento artisti invitati, provenienti dai cinque continenti, creatrici e creatori del Mediterraneo, d’Europa, d’Africa, d’Oriente, d’Asia e Americhe... Un Festival che ha trasformato la Città di Castano Primo in un laboratorio di produzione culturale d’arte contemporanea [come scrive Marino Pessina su Il Giorno].
La Curatrice Francesca Limoli